Video estratto da "La voce di Pasolini"
La poesia "Profezia", recitata in questa versione da Toni Servillo, sottolinea con i colori dell'espressione verbale e la forza delle immagini l'attualità di uno sguardo e di pensiero, quelli di Pier Paolo Pasolini, sempre rivolti agli ultimi. La riflessione sullo status degli immigrati e dei propri figli dell'Italia di oggi si fa immediata. E basta focalizzarsi sull'espressione 'Regni della Fame' perché si palesino altre attualizzazioni, a partire dall'intero testo.
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Alì dagli Occhi Azzurri
uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci
asiatici, e di camicie americane.
Subito i Calabresi diranno,
come da malandrini a malandrini:
.«Ecco i vecchi fratelli,
.coi figli e il pane e formaggio!»
Da Crotone o Palmi saliranno
a Napoli, e da lì a Barcellona,
a Salonicco e a Marsiglia,
nelle Città della Malavita.
Anime e angeli, topi e pidocchi,
col germe della Storia Antica
voleranno davanti alle willaye.
[...]
(Profezia da Alì dagli occhi Azzurri, Milano, Garzanti, 1996)