Madre Teresa di Calcutta sotto la 'Luce della Carità'

Una vita trascorsa sotto la 'luce della carità' quella di Madre Teresa di Calcutta, decisa a rendere vivi i valori cristiani, chiamata da Dio a operare in soccorso degli altri. Lo vedeva nelle sofferenze degli ultimi, negli sguardi dei tanti bisognosi di cure, negli ammalati del nuovo secolo cioè i soli, nei poverissimi. Un'opera santa la sua che si concretizza nel 1950 con l'istituzione della congregazione religiosa delle 'Missionarie della Carità', che in pochi anni dalla sua fondazione ha istituito varie sedi in più parti del mondo. Diceva, infatti: "Il lavoro che realizziamo è, per noi, soltanto un mezzo per concretizzare il nostro amore di Cristo... Siamo dedite al servizio dei più poveri dei poveri, vale a dire di Cristo, di cui i poveri sono l'immagine dolorosa..."

Gonxha nasce a Skopje nel 1910 da una famiglia albanese e fin da piccola riceve un'educazione cattolica. Nel 1928 sente la chiamata spirituale che cambierà la sua vita e quella di molti che avranno l'onore di incontrarla, nello specifico la attribuirà a una 'grazia' della Madonna. Quando è accolta presso le suore di Nostra Signora di Loreto a Dublino, scopre di 'voler aiutare tutti gli uomini' seguendo l'insegnamento del Santo Ignazio di Loyola, su cui si basava la Regola della congregazione. Propensa a partire in missione, è mandata in India, a Darjeeling, dove nel 1929 inizia il suo noviziato. Insegna alle bambine indigenti del luogo e studia per conseguire il diploma di professoressa. Nel 1931 diventa Suor Teresa, pronunciando i voti. Finisce gli studi presso l'Istituto di Calcutta, capitale del Bengala, che spicca per elevato tasso di povertà e sovrappopolamento. Aspetti che toccano il cuore della Suora. Lì si nasce, si sopravvive e si va incontro alla morte sui marciapiedi. La mortalità infantile è altissima, i bambini deceduti vengono il più delle volte gettati in pattumiere e canali di scolo. La povertà più crudele si palesa apertamente... ed è qui che Suor Teresa vuole operare l'amore, il bene e la carità. Nel 1946, pregando riceve la chiamata di Dio che la invita a lasciare il convento e a vivere tra i poveri. L'anno successivo ottiene l'autorizzazione da parte della Santa Sede ad uscire dalla clausura ed è così che ella avvia la sua missione, indossando un sari bianco di cotone, con un bordo blu. Istituisce la 'Congregazione delle Missionarie della Carità' che raggruppa numerose giovani che continuano ancora la sua grandiosa opera.